I NOSTRI PRODOTTI
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CASEIFICIO SANGUINETO
IL PECORINO
Prodotto a Montepulciano con latte ovino proveniente da allevamenti del nostro territorio 100 % italiano.
Particolare quello prodotto esclusivamente con latte di pecore Lacaune a km 0 (l’allevamento è visibile ad occhio nudo dal nostro caseificio). E’ il nostro “pecorino morbido”
Il processo di lavorazione inizia con i controlli di qualità del latte in arrivo, che viene subito pastorizzato, facendo attenzione a non alterarne le qualità organolettiche per mantenere intatti sapori e profumi del prodotto finale. Il latte pastorizzato viene poi messo in “polivalente” (un’apposita tina di acciaio), si aggiunge il fermento e successivamente il caglio, poi quando il coagulo così ottenuto ha raggiunto la consistenza adatta viene rotto manualmente con lo “spino”.
E’ qui che l’esperienza del casaro determina il prodotto finale, scegliendo la tipologia del fermento, decidendo il momento adatto per la rottura del coagulo e calibrandone la rottura in pezzi più o meno grandi a seconda del tipo di pecorino che si vuole ottenere.
Appena rotto il coagulo, attraverso il foro di uscita della polivalente la pasta viene subito fatta cadere negli stampi tramite apposita stampiera.
Per i pecorini aromatizzati (al peperoncino, al pepe nero, al tartufo) è qui che si interviene con l’aggiunta dell’ingrediente “in più” che darà al prodotto finale l’aroma caratteristico. La pasta anziché nella stampiera viene passata in apposito contenitore, viene aggiunto l’aromatizzante e il tutto viene mescolato manualmente. Poi si riversa negli appositi stampi.
Da questo momento ogni singola forma viene curata manualmente, girandola più volte nello stampo per far scolare il siero residuo, in funzione del tipo di prodotto finale che si vuol ottenere; infine le forme vengono posizionate in “vasca di stufatura”, a temperatura di 30 C°, e girate ancora manualmente negli stampi diverse volte, ad intervalli di tempo via via crescenti.
Nei giorni seguenti le forme vengono salate manualmente a secco ed avviate al processo di stagionatura in apposita cella a temperatura controllata
INGREDIENTI: Solo latte ovino pastorizzato, fermenti lattici, caglio, sale.
CASEIFICIO SANGUINETO
LA MOZZARELLA FIORDILATTE
La nostra mozzarella fiordilatte viene prodotta esclusivamente con latte vaccino di alta qualità 100% italiano.
Il processo di lavorazione inizia all’alba con l’arrivo del latte al nostro caseificio; vengono subito controllate la temperatura e l’acidità e viene eseguita immediatamente la pastorizzazione: la sicurezza prima di tutto!
Il latte esce dal pastorizzatore alla temperatura di 38 C° e viene trasferito in vasche dette “polivalenti”, nelle quali viene aggiunto il fermento e successivamente il caglio.
Grazie all’azione del caglio, in poco tempo tutta la massa forma un coagulo, detto appunto “cagliata”, che quando – a giudizio del casaro – ha raggiunto la giusta consistenza (in genere dopo circa 45 minuti) viene rotto azionando la taglierina (che ruota all’interno della vasca).
La pasta (ossia la parte solida, per così dire) va a fondo, mentre il siero (la parte liquida) rimane in superficie.
A questo punto bisogna attendere per circa 3 ore perché si completi il naturale processo di acidificazione della pasta. Non utilizziamo alcun coadiuvante tecnologico e perciò questo tempo di attesa è “variabile”, può dipendere da vari fattori… ma questa è la lavorazione artigianale!
E’ il casaro, con la sua esperienza, che decide quando la pasta ha raggiunto il giusto punto di “maturazione”, e solo allora si procede con la filatura. La pasta, sminuzzata in piccoli pezzi da una taglierina elettrica, passa nella macchina impastatrice, viene aggiunta acqua salata a 100 C° e qui è di nuovo l’esperienza del casaro a decidere quanto e come far durare la filatura, in base al tipo di prodotto che si vuole ottenere.
Effettuata la filatura, la pasta passa immediatamente nella formatrice, ossia la macchina che la divide in singoli pezzi.
Anticamente anche questa operazione, compiuta per separare dall’impasto i singoli pezzi, era eseguita a mano, ed è proprio da essa che il prodotto prende il suo nome: “MOZZARELLA”, perché “mozzata” con le mani.
I pezzi così realizzati vengono poi raffreddati in acqua ed avviati al confezionamento.
Produciamo anche Mozzarella fiordilatte affumicata, una vera particolarità. In questo caso, i bocconi o i baci di latte dopo esser stati raffreddati in acqua vengono affumicati in fumo liquido, ed acquisiscono così la caratteristica colorazione e soprattutto il particolare sapore di affumicato.
Ingredienti: Solo Latte vaccino pastorizzato, Fermenti lattici, Caglio e Sale.
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LA CACIOTTA TOSCANA
Prodotta esclusivamente con latte di alta qualità 100% italiano, la nostra caciotta, come da tradizione della zona di Siena, viene prodotta con solo latte di mucca ed insaporita già durante la cagliatura.
E’ di sapore fresco e delicato, ideale per la degustazione dei vini toscani, perché ne esalta il gusto senza interferire con i loro profumi.
“Caciotta” è un termine usato per indicare i formaggi di piccola pezzatura prodotti nel Centro Italia, laddove il formaggio viene detto appunto “Cacio”, realizzati con latte vaccino ed ovino
La più conosciuta è la Caciotta Toscana, declinata con specificazioni diverse (caciotta senese, amiatina, della Lunigiana, ecc ) a seconda dell’area di provenienza e delle diverse percentuali di latte vaccino ed ovino utilizzato. Esiste anche la Caciotta Sarda, fatta solo con latte ovino.
Il processo di lavorazione è molto simile a quello del pecorino (al quale vi rimandiamo per la lettura completa). Ovviamente cambiano alcuni “dettagli”, appannaggio dell’esperienza del casaro, che sono quelli che poi andranno a determinare il prodotto finale: la tipololgia del fermento e del caglio, la giusta consistenza del coagulo al momento della rottura, il tipo di rottura da fare.
Iniziamo con i controlli di qualità sul latte in arrivo, poi la pastorizzazione e il traferimento in “polivalente” (un’apposita tina di acciaio) dove si aggiunge il fermento e successivamente il caglio, ed anche un po’ di sale; poi la rottura della cagliata, effettuata manualmente con lo “spino”, e la formatura, ossia il trasferimento della pasta negli appositi stampi.
Anche per le caciotte aromatizzate è in questa fase che viene aggiunto e mescolato l’aromatizzante.
Ogni singola forma viene girata nello stampo per far scolare il siero residuo e poi si passa alla vasca di stufatura, dove le forme vengono brevemente trattate con vapore e girate manualmente negli stampi più volte.
Anche qui entra in gioco l’esperienza: i tempi del trattamento al vapore e di tutta la fase della stufatura non sono affatto standard, vengono decisi al momento, “toccando con mano” il prodotto che si sta realizzando. Questo è il bello della lavorazione artigianale!
Il giorno dopo ogni singola forma viene salata manualmente a secco e messa in cella di stagionatura.
CASEIFICIO SANGUINETO
IL BURRO LAVORATO A ZANGOLA
Lavorato a zangola in legno di rovere, e formato in panettatrice interamente in legno di rovere: un burro artigianale veramente unico nel suo genere.
Tutto è legato all’esperienza e alla capacità del casaro, che valuta “a vista” la durata delle varie fasi della zangolatura fino all’ottenimento della massa di burro grezzo finale da avviare alla panettatrice.
Zangola e panettatrice, per le parti a contatto con il burro sono realizzate interamente in legno di rovere e questo ci consente di ottenere un burro “come era una volta”, uno di quei sapori come non esistono più.
A crudo, sul pane per la prima colazione… è una vera delizia
Ingredienti: panna ottenuta da scrematura di siero di latte vaccino
Disponibile in panetti da gr 250, o gr 500 cad.
Per fare il burro partiamo dal siero di latte vaccino, che si ottiene dalla rottura del coagulo (latte cagliato) durante la lavorazione della mozzarella e della caciotta. (Per saperne di più vedi le informazioni su questi prodotti).
Il siero caldo viene passato in un separatore centrifugo a piatti conici, detto comunemente scrematrice, che girando a circa 6500 giri al minuto ne separa la frazione più grassa detta crema, o panna
La panna da siero di latte, così ottenuta, viene messa a raffreddare in cella frigorifera a 4 c° per circa una settimana, fino a quando cristallizza.
A questo punto la panna cristallizzata viene ridotta manualmente in scaglie e messa nella zangola con acqua fredda, fino a riempirla per un terzo circa.
La zangola si presenta come una specie di piccola botte che ruota attorno al proprio asse; in essa grazie alla sua rotazione e al contemporaneo movimento di due rulli agitatori presenti al suo interno, avviene il processo detto inversione delle fasi, ossia il passaggio dalla panna al burro.
I successivi passaggi della zangolatura tolgono dalla massa il latticello (il residuo del siero), la parte grassa si addensa in palline via via sempre più grandi fino a formare un’unica massa pastosa, che è già burro ma contiene ancora una piccola parte di acqua. Il burro grezzo così ottenuto viene passato nella panettatrice, per completare l’opera.
La panettatrice ha delle coclee a spinta, che comprimono e spingono la massa contro una specie di imbuto detto estrusore, dal quale fuoriesce il burro in forma di un nastro che sarà poi tagliato in panetti. Con questo processo, mentre si dà la forma definitiva al burro si toglie l’ultima parte residua di acqua.
Il nastro di burro che fuoriesce dall’estrusore scorre su una rulliera, ossia un piano formato da piccoli rulli uno accanto all’altro, e qui viene tagliato in panetti con una semplice taglierina fatta di sottili fili di acciaio.
I panetti così ottenuti vengono poi incartati manualmente: artigianale dall’inizio alla fine.
CASEIFICIO SANGUINETO
LA SCAMORZA FORMATA A MANO
La lavorazione è quella della mozzarella fiordilatte, ma al momento della pezzatura le strade si dividono, ed entra in gioco l’esperienza e l’abilità manuale: la pasta filata anziché essere avviata alla formatrice viene messa in apposito contenitore, dal quale prendiamo dei piccoli pezzi che lavoriamo manualmente, per dargli la giusta consistenza (diversa ovviamente da quella della mozzarella) e la tipica forma con testa collo e pancia.
I singoli pezzi così realizzati vengono messi a raffreddare in acqua e poi appesi ad asciugare, legati a due a due con fili di rafia, in cella frigo
Produciamo anche scamorza affumicata: dopo12 ore in cella frigo, alcune scamorze vengono affumicate in fumo liquido, e poi messe nuovamente ad asciugare a temperatura controllata.
Acquisiscono così la caratteristica colorazione e soprattutto il particolare sapore e profumo di affumicato.
Ingredienti: Solo Latte vaccino pastorizzato, Fermenti lattici, Caglio e Sale.
Disponibile in formato da 0.300 kg circa e da 2 kg circa
Disponibile anche in formato filone, detto comunemente “Silano”, ottimo per la cucina.
CASEIFICIO SANGUINETO
LA RICOTTA DI MUCCA E DI PECORA
Di mucca o di pecora, il procedimento è lo stesso.
Per fare la ricotta partiamo dal siero di latte, che si ottiene dalla rottura del coagulo (latte cagliato) durante la lavorazione degli altri formaggi: la mozzarella e la caciotta per il latte di mucca, il pecorino per il latte di pecora. (Per saperne di più vedi le informazioni su questi prodotti).
In un apposito contenitore in acciaio il siero viene riscaldato tramite insufflatura di vapore fino alla temperatura di 60 C° e a questo punto viene aggiunto un piccolo quantitativo di latte a temperatura ambiente (in rapporto di circa 1,5 a 100). Si continua ad insufflare vapore fino a portare il tutto a circa 85 C° ed è questo il momento magico in cui il rumore del vapore che viene insufflato si muta in un tenue borbottio e guardando con attenzione al di sotto della schiuma che si forma in superficie, l’occhio esperto del casaro scorge i primi fiocchi di ricotta che cominciano ad affiorare.
Al momento giusto il casaro chiude il flusso del vapore e in pochi attimi la ricotta affiora in superficie come per magia.
A questo punto con le schiumarole (una specie di padelle di acciaio con piccoli fori) la ricotta viene presa dalla superficie del siero bollente, messa nelle fuscelle (degli appositi stampi forati per far scolare il siero, che gli conferiranno poi la forma finale) e trasferita in cella frigo per raffreddarsi.
Ingredienti: Solo siero di latte vacino o ovino e latte vaccino o ovino
Disponibile in formato da gr 500 circa e da kg 1,5 circa.
CASEIFICIO SANGUINETO
IL PRIMOFIORE
E’ una nostra particolarità, un formaggio fresco, a pasta molle, realizzato senza l’aggiunta di fermenti lattici e senza sale in crosta: il vero sapore del buon latte.
Ingredienti:latte vaccino pastorizzato, sale, caglio.
Diponibile in forme da kg 1 circa o formine da kg 0,300 circa
Il procedimento è simile a quello usato per pecorino e caciotta (vedi la descrizione di questi prodotti), ma non si impiegano fermenti lattici: solo caglio.
Viene fatto in recipienti più piccoli, nei quali, una volta rotto il coagulo, gli stampi vengono immersi per essere riempiti ad uno ad uno.
Non ha assolutamente buccia; fresco e delicato è di consistenza molto morbida ma non cremoso.
Da gustare da solo, magari con un filo d’olio E.V.O. , o da abbinare… a fantasia.
Ottimo nelle insalate estive, nei taglieri (per i quali consigliamo di spicchiare le formine da gr 0,300) si abbina perfettamente sia al miele sia a vari tipi di marmellate, da quelle più dolci a quelle leggermente aspre.
Provare per credere… anzi: provare per gustare.